Aspettando l’onda

onda 2

Seduto in riva…


aspettando l’onda

e sentirsi parte di essa,


la mia ombra lunga


coperta e riscoperta


come se non trovasse un’identità,


il mare come anima del mondo,


il movimento…


e il suo continuo pensare,


la paura e la tranquillità.


Il blu che diventa grigio,

al tramonto rivive

per poi morire,

seduto in riva

e pervaso da qualcosa

che non si spiega,


ma che si può solo sognare…

 

Poeti

frasi poetiche

Ci sono ancora loro,

strani individui,

con l’anima più leggera

di una nuvola,

loro,

i poeti ingarbugliati

nelle rime di ogni giorno…

La più vera, e più ovvia forse,

donare con il cuore,

e ancora… amore.

Ci sono loro, a risvegliarti dal torpore

che t’infonde la macchina del nulla,

a dirti quanto vali se le ali

le dispieghi ancora,

ferite e sanguinanti forse …

Ci sono loro,

a dirti di stranezze

disegnate dentro al vento,

a dirti quanto è vero il tuo sorriso,

se viene dopo quel dolore.

Quanto è vero…

vero

come la vita che ti scuote

e quella morte

che non puoi capire.

E ci sono ancora loro,

poeti…

senza più parole,

che parlano da soli,

piangono in silenzio…

E nel silenzio,

accarezzano l’immenso.

Belle a 30 anni, adorabili a 40 e irresistibili sempre!

donne

Sarete sempre irresistibili, perché la bellezza non dipende dall’età. E nemmeno il vostro valore. Dipende da voi stesse, dal modo in cui plasmate i vostri sentimenti. Anche se la verità è che abbiamo la brutta abitudine di giudicare quanto valiamo, e quanto valgono gli altri, in base alla bellezza fisica.

L’immagine fisica è una costruzione psicologica. Un insieme di percezioni che costruiscono il modo in cui vediamo e immaginiamo il nostro corpo. Non corrisponde alla realtà di come siamo fatti, ma a come ci sentiamo quando ci guardiamo, quando diamo valore alla nostra essenza corporea.

La lotta contro la propria immagine esteriore è un problema comune, perché capita a molte donne di sentirsi insoddisfatte del proprio aspetto. Provare dei sentimenti negativi nei confronti del proprio corpo, o di alcune sue parti.

Ma dobbiamo capire che siamo molto più di un recipiente e che l’immagine del corpo perfetto è un’idealizzazione che abbiamo creato sulla base di ciò che ci sembra bello. Tutto ciò obbedisce a degli schemi che ci impongono le persone che ci circondano e i mezzi di comunicazione della nostra società, che pian piano modificano i nostri gusti e abitudini.

L’effetto alone o l’incantesimo della bellezza.

Molto spesso l’idea dell’immagine fisica va unita al cosiddetto “effetto alone”. Ciò significa che tendiamo ad attribuire alle persone che ci sembrano belle anche altre qualità e tratti della personalità positive.

Questo strano effetto mentale funziona come un “incantesimo” psicologico, perché ci porta a generalizzare le qualità di quella persona che ci sembra bella, facendoci pensare che è anche più simpatica, onesta e degna di fiducia di un’altra che ci sembra brutta.

Come vedete, quindi, l’ideale di bellezza è proprio costruito da noi. Ed è per lo stesso motivo che, quanto più ci allontaniamo da questo ideale, per esempio quando il nostro corpo invecchia, più caratteristiche negative tendiamo ad attribuirci. Ecco un semplice esempio: la società ci dice che le rughe non sono belle, quindi come possiamo credere che la maturità sia una caratteristica positiva?

L’effetto alone è uno dei punti che hanno maggiore peso nel farci sentire sopraffatti dal nostro corpo quando invecchiamo.

Il fascino della bellezza matura.

La bellezza matura non ha niente da invidiare alla bellezza della gioventù, perché quando una persona è bella lo è sempre, a prescindere dalla fase della vita che sta attraversando.

Visto che la formazione della nostra immagine corporea è un processo in continuo cambiamento, dobbiamo riuscire a far sì che le aspettative negative sulla vecchiaia non ci facciano del male. Non dobbiamo lasciare che quest’idea modifichi in senso negativo i nostri progressi nel processo di accettazione del nostro corpo.

Sentirsi irresistibilmente belli è un’esperienza personale che dipende dalla nostra attitudine, dai nostri pensieri, sentimenti, valori e comportamenti.

Ciò che percepiamo, immaginiamo, sentiamo e mettiamo in atto sul nostro corpo determina anche come ci comportiamo e in che modo pensiamo a noi stesse, in relazione con gli altri.

Se abbiamo un’idea negativa del nostro corpo:

daremo un giudizio sbagliato sulle forme del nostro corpo e vedremo alcune parti del corpo in modo deformato rispetto a come sono realmente;

saremo convinti che altre persone siano molto più attraenti di noi, e la loro immagine sarà per noi il riflesso del successo del valore personale. Questo ci porterà a sminuire le qualità positive della nostra essenza;

ci vergogneremo del nostro corpo;

proveremo ansia per il nostro corpo;

non ci accetteremo e ci sentiremo squilibrati a livello emotivo.

Al contrario, quando abbiamo un’immagine positiva del nostro corpo:

avremo di esso un’immagine chiara e veritiera;

capiremo che l’aspetto fisico di una persona dice molto poco riguardo al suo carattere e valore personale;

ci sentiremo sicuri di noi stessi e avremo un’autostima salutare.

Il segreto sta nel vincere la paura della nostra immagine corporea.

Se ritenete di avere un’immagine negativa del vostro corpo, sono molte le cose che potete fare per cambiarla. Ricordate sempre che questa non è dovuta a come siete realmente, ma a come vi sentite nei confronti del vostro corpo.

Per modificare i vostri sentimenti negativi, quindi, potete parlare con una persona di fiducia di questo problema, o chiedere un aiuto professionale a un esperto che vi dia una mano nel gestire la vostra relazione con il vostro corpo.

Ricordate che il mondo che ci circonda ci dà delle definizioni molto limitate sulla bellezza, e che salute e apparenza sono due cose molto diverse. Per questo è fondamentale trattare bene sia il nostro corpo che la nostra mente, perché solo così riusciremo a stare davvero bene con noi stessi.

La mente è meravigliosa …

Essere felici, non perfetti

 

                                         Gustav Klimt Danae

                                         Gustav Klimt : Danae

Non serve avere un corpo da 10 che rispetti i canoni della moda per essere felici. La perfezione sta nell’accettare le proprie imperfezioni; solo così è possibile essere felici.

Non serve essere perfetti per essere felici. La perfezione è un ideale che nemmeno gli artisti riescono a raggiungere poiché, a volte, è quella sfumatura d’imperfezione che dà alle opere d’arte la loro bellezza unica e irripetibile.

Nonostante ciò, a volte, commettiamo l’errore di voler raggiungere i modelli che ci impone la società: avere un corpo perfetto, una casa perfetta, un lavoro perfetto e figli perfetti.

Se ci avete mai provato, se avete permesso a questi ideali di trascinarvi, avrete di sicuro visto l’alto prezzo che si paga per raggiungerli: l’infelicità, la bassa autostima e la sensazione di perdere il controllo della propria vita.

In pratica, la felicità è sinonimo di equilibrio. Significa trovare il punto preciso nel quale incontrare noi stessi, senza aver bisogno di nient’altro, senza l’obbligo di raggiungere gli obiettivi che gli altri ci impongono e che non vanno d’accordo con la nostra personalità.

Essere perfetti è uno sforzo inutile.

Negli ultimi mesi, sui social network va di moda una sfida tanto ingenua quanto pericolosa per la propria autostima.

Consiste nello scattarsi una foto con un foglio di carta di dimensioni A4 posizionato sullo stomaco.

In questo modo, le ragazze possono dimostrare che sono magre e che, quindi, hanno linee esteticamente perfette. Questo significa che chiunque abbia un girovita dalle dimensioni maggiori del foglio non “è perfetto”.

Un’altra moda che si è diffusa non molto tempo fa era quella di fotografarsi le gambe per dimostrare che, tra esse, c’era uno spazio. In questo modo, le cosce, che non si toccano, sono la prova del corpo magro e perfetto che tutte sognano.

Queste “mode”, apparentemente innocenti, nascondono invece il pericoloso sforzo che fanno tante ragazze per raggiungere quei canoni di perfezione con i quali, in realtà, ottengono solo:

aspirare a un modello di bellezza stabilito dalla società e dalle mode. Tutte quelle che non sono nate con quella costituzione sono obbligate a soffrire per raggiungerla.

Aspirare a diventare qualcuno che non sono, il che implica non accettare se stessi e “odiare” il proprio corpo.

La società e le mode non fanno altro che “sconnetterci” da noi stessi per portarci verso l’infelicità e, quindi, verso il consumismo (medicinali per dimagrire, consumo di cibi light, etc)

Imperfetti, liberi, soddisfatti e felici.

Arriva sempre un momento nella nostra vita in cui finiamo per fare una valutazione generale. Vale davvero la pena fare tanti sforzi, soffrire in quel modo e avere ideali impossibili da raggiungere? Se conoscete qualcuno che è imprigionato dalla necessità di essere così perfetto come dicono le mode, vi consigliamo di farlo riflettere su questi punti:

Imparare a essere più libero.

La libertà è la capacità di rompere le catene esterne per poi ritrovare se stessi. Che ci crediate o no, non esiste una sensazione più piacevole e appagante. Per riuscirci, bisogna tenere in conto queste strategie.

Imparare a essere coscienti di tutto ciò che ci impedisce di essere liberi (persone, mode, abitudini…).

La libertà ci obbliga a considerare ciò che è davvero importante per noi e, inoltre, ci permette di riappacificarci con la nostra essenza e con la nostra voce interiore.

Accettare le imperfezioni come simbolo di autenticità.

Se avete un naso un po’ aquilino o un po’ schiacciato, che importa? Si tratta di una caratteristica che avete ereditato e che, a sua volta, vi permette di essere unici e inimitabili.

Se avete i fianchi larghi, che importanza ha? Se tutti fossimo uguali e avessimo le stesse misure, saremmo dei robot, degli esseri fabbricati in serie e nessuno spiccherebbe rispetto agli altri.

Ogni caratteristica, ogni dettaglio del vostro volto e della vostra costituzione vi definisce come persone uniche ed eccezionali. Se, inoltre, vi prendete cura di voi, state bene e accettate quell’immagine che vedete nello specchio tutti i giorni, vedrete che non esiste felicità più autentica di quella di una persona che si ama e che si accetta per quella che è.

Donne in costume da bagno : non bisogna essere perfette!

La felicità significa assenza di insicurezze e di paure.

La felicità non si raggiunge accumulando beni materiali o persone. La felicità non è una formula magica che si trova solo nei libri dei guru della crescita personale o della spiritualità.

Per stare bene, basta smettere di avere paura, basta smettere di voler essere qualcuno che non siamo. Se non siete ricchi e non avete un corpo dalle misure perfette, accettate la magia delle vostre imperfezioni e imparate a essere felici in modo umile.

Il benessere non è un segreto. Per essere perfetti, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è essere tranquilli, essere circondati da persone che ci amano, che non ci giudicano e che ci permettono di essere noi stessi e, inoltre, essere in grado di goderci ogni giorno della nostra vita con tutto quello che abbiamo.

La mente è meravigliosa ….

Una grande maestra

erba

E l’erba t’insegnerà

come piegarsi ridendo al vento

e giacere paziente nella pioggia.

Ti mostrerà come la grandine

spezza gli steli

e come il ghiaccio

li imprigiona nel silenzio.

Ti svelerà i misteri del fango

e l’abbraccio materno della terra.

E ti umilierà quando i suoi steli

s’alzeranno ancora

ogni volta che li calpesterai per fuggire.